Il ritrovamento della statua di Attis ha consentito agli archeologi di ipotizzare a San Gaetano la presenza di un’associazione di tipo religioso-professionale tra le più importanti nella società romana, i dendrophori (commercianti di legname), legati appunto al suo culto. A Roma si festeggiava il culto di Cibele (o Magna Mater) e del suo amato Attis, la cui morte e resurrezione simboleggiava il ciclo vegetativo della primavera, il 15 e il 24 marzo, con cerimonie che vedevano i dendrophori portare in processione l’albero sacro, variamente adornato sul tronco e sulle fronde con strumenti musicali. La cerimonia si svolgeva tra canti e danze sul colle Palatino fino al tempio dedicato alla divinità.
È quindi probabile che i dendrophori avessero una sede nell’area archeologica di San Gaetano, nell’edificio detto “schola”, da dove amministravano i loro affari nel commercio di legname, e la statua dell’Attis poteva forse collocarsi su una base nel cortile di fronte all’edificio. Non è infatti nei pressi di questa struttura che i resti della statua sono stati ritrovati dagli archeologi: all’interno della vasca del frigidarium delle Grandi Terme è stata scoperta una “discarica” e, durante le campagne di scavi svoltesi tra il 2000 e il 2003, insieme a molto altro materiale archeologico, sono stati trovati i frammenti dell’Attis, risalenti al II sec. d.C.
Il momento della rimozione e distruzione della statua lo si fa generalmente coincidere con l’epoca dell’editto di Teodosio (380 d.C.), che fece della religione cristiana l’unico culto consentito nell’Impero Romano.
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Per vedere la statua e gli altri reperti del territorio al Museo Archeologico Palazzo Bombardieri di Rosignano Marittimo: martedì-domenica la mattina 10.00-13.00, il pomeriggio 17.00-20.00
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Foto: Sara Nelli Fotografie